Viaggio fotografico in Islanda
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Viaggio fotografico in Islanda

Ecco alcune buone ragioni per fare un viaggio fotografico in Islanda:

Paesaggi mozzafiato: l’Islanda offre scenari incredibili, che includono vulcani, ghiacciai, cascate, laghi, campi ricoperti da lava e licheni, lagune. La diversità di paesaggi fa dell’Islanda un’ottima destinazione per chi vuole fare fotografia paesaggistica.

Luoghi sconosciuti al turismo: se stai cercando luoghi poco conosciuti dal turismo di massa e relativamente poco visitati l’Islanda è il posto giusto per te. Un viaggio fotografico in Islanda ti porterà in luoghi affascinanti e incontaminati. Pur essendo negli ultimi anni in fase di espansione, con viaggi che arrivano da tutto il mondo, qui si tende ad offrire proposte molto attente di turismo responsabile e sostenibile. Da evidenziare una sensazione che secondo me traspare chiaramente: l’Islanda, viste le proprie caratteristiche, sta investendo molto nel turismo di nicchia al fine di attirare viaggiatori con budget alti. Noi italiani, nel programmare un viaggio in questo paese, dobbiamo tenere conto dell’alto costo della vita sull’isola.

Atmosfere uniche: grazie alla posizione geografica del paese situato a nord del Circolo Polare Artico la luce in Islanda è particolarmente affascinante. Inoltre, la presenza di ghiacciai e vulcani crea atmosfere uniche. I ghiacciai riflettono la luce in modo particolare, creando effetti cromatici sorprendenti, mentre i vulcani, soprattutto quelli attivi, possono emettere flussi di lava luminosi, offrendo scenari spettacolari. Il contrasto tra il bianco dei ghiacciai e il nero della lava, con la luce del sole che si fa strada tra le nuvole, può creare effetti molto suggestivi e perfetti per scattare foto di grande impatto emotivo.

Grazie alla presenza di tanti luoghi incontaminati, l’Islanda è ideale per gli appassionati di fotografia naturalistica, che possono catturare paesaggi mozzafiato e specie animali rare e protette. La fauna islandese, infatti, è caratterizzata dalla presenza di animali come la volpe artica, leoni marini e numerose specie di uccelli.

Aurore boreali: l’Islanda è uno dei migliori posti al mondo per ammirare le aurore boreali, un fenomeno che crea spettacoli di luci e colori incredibili. Un viaggio fotografico in Islanda d’inverno potrebbe permetterti soprattutto nelle regioni settentrionali del paese di immortalare questo fenomeno naturale unico al mondo.

Geologia unica: l’Islanda è la terra dei geyser per antonomasia, è un paese di origine vulcanica ed è geologicamente molto giovane e ancora in via di formazione: questo spiega perché nell’isola l’attività vulcanica e geotermale sia particolarmente intensa. Qui puoi scattare foto di fumarole, geyser e piscine naturali, dando vita a immagini uniche.

Luoghi remoti: l’Islanda è un paese poco popolato e molte zone sono ancora selvagge e remote. Questo rende l’Islanda un luogo perfetto per chi cerca di scattare foto in un ambiente tranquillo e lontano dal caos della città. L’Islanda è una terra di grandi spazi e natura incontaminata dove gli scenari cambiano molto a seconda delle stagioni.

Un’avventura fotografica: un viaggio fotografico in Islanda è un’esperienza unica e indimenticabile per ogni fotografo. Qui puoi mettere alla prova le tue abilità fotografiche, catturando immagini uniche e suggestive che non potrai trovare altrove.

Più in generale un viaggio fotografico è l’occasione perfetta per catturare la bellezza dei luoghi che avete sempre desiderato visitare, al momento giusto e, soprattutto, in compagnia di persone che la pensano come voi. Potete prendervi il vostro tempo, studiare il paesaggio alla ricerca dello scatto perfetto o semplicemente ammirare l’indescrivibile scenario naturale.

Il mio primo viaggio fotografico in Islanda

Subito dopo l’arrivo in aeroporto il trasferimento a Vik. Il cielo per la prima alba a Dyrholaey è nuvoloso, ed il mare si fa sentire.

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alba, Dyrhólaey

Alla Laguna Fagurholsmyri piove e la gran parte delle foto le scatto con il telefono e la Gopro.

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Laguna Fagurholsmyri

Purtroppo è stato un inverno talmente freddo che la laguna di Jokùlsarlon si è completamente ghiacciata, impedendo l’afflusso al mare dei famosi cristalli di ghiaccio che diventano i diamanti che risaltano sulla lava nera della spiaggia, tanto amati dai fotografi. L’alba a Diamond Beach è luminosa ma molto ventosa. Scattiamo comunque qualche foto di quest’alba, dai colori molto accesi.

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

Alba, Diamond Beach

La laguna di Fjallsarlon con i suoi ghiacci è bellissima, e la giornata soleggiata è piacevole.

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Laguna Fjallsárlón

Lo spot scelto per il tramonto è la laguna di Jokùlsarlon, abbiamo fotografato lungo la sponda della laguna opposta a quella dove si trova il Visitor Center. Tra le foto, quelle delle caratteristiche foche di Jokùlsarlon.

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

Laguna Jökulsárlón

C’è molta aspettativa per gli scatti di questa mattina. E’ il giorno della visita alle grotte di ghiaccio presso il parco nazionale Vatnajokull.

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Hofn, grotta di ghiaccio, Parco Nazionale Vatnajökull

Nonostante l’alba sia nuvolosa, a Stokksnes gli spunti fotografici sono numerosi.

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Alba, Stokksnes

Arrivati a Vik, per il tramonto, ci dirigiamo a Dyrhòlaey. Le scogliere, a Dyrhòlaey, sono sferzate da un vento fortissimo. Qui, sono numerosi gli spot fotografici, che offrono panorami mozzafiato. Ogni lato della scogliera, regala foto di una natura da favola. Non sono molti i luoghi al mondo dove, in poche centinaia di metri, sono concentrati panorami così belli e vari.

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Tramonto, Dyrhólaey

Per le foto dell’alba a Reynisfjara Beach, vista la nota pericolosità delle sue onde, abbiamo posizionato i treppiedi distanti dalla battigia. Nonostante l’imprevedibilità delle onde, la potente risacca e le forti correnti, il fotografo che viene in Islanda non può perdersi gli scatti da questa spiaggia di sabbia nera, verso la scogliera di pilastri basaltici a base esagonale ed i due maestosi faraglioni che emergono dal mare, chiamati Reynisdrangar. Un luogo magico questo, avvolto da antiche e fiabesche leggende, tra cui la più popolare racconta l’origine dei faraglioni. Si tratterebbe di due enormi troll, trasformati in pietra dal Sole, perché sorpresi a rubare una nave. Inutile dire che, è una delle spiagge più famose e frequentate d’Islanda, e che per fotografarla deserta, bisogna alzarsi davvero prestissimo.

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Alba, Reynisfjara Beach

Vík í Mýrdal Beach è la spiaggia nera che si trova a poca distanza dal centro urbano di Vik. Da questa spiaggia si può ammirare l’altro lato dei famosi faraglioni.

Vik, i Myrdal

Vik, i Myrdal

Vik, i Myrdal

Vik, i Myrdal

Vik, i Myrdal

Vik, i Myrdal

La tappa successiva è la cascata di Skogafoss, molto scenografica e facile da raggiungere, dista davvero pochi passi dal parcheggio. E’ la classica cascata perfetta, da cartolina, cosi bella da convincere la Lonely planet, ad utilizzarla come copertina della famosa guida per viaggiatori. Ci si può avvicinare anche molto, ovviamente bagnandosi sempre di più. Più ci si avvicina e più spesso bisogna pulire i filtri. Un paio di anni fa sono salito sul sentiero laterale per avere la vista dall’alto, ma la visuale migliore è quella da sotto.

Skogafoss

Skogafoss

Skogafoss

Skogafoss

Skogafoss

Skogafoss

E’ la giornata delle cascate, ci siamo diretti verso quella di Seljalandsfoss, una splendida cascata visibile anche dalla Ring Road, e come Skogafoss facilmente accessibile. L’acqua con un salto di sessantacinque metri, salta da una scarpata rocciosa, e si tuffa in un piccolo laghetto. Rispetto alle altre cascate islandesi, a Seljalandsfoss c’è la possibilità di passare dietro al suo sipario d’acqua grazie ad un sentiero che ho avuto modo di percorrere quando ho visitato l’Islanda in estate. Seljalandsfoss è un’altra delle tappe imperdibili dei viaggi in Islanda.

Seljalandsfoss

Seljalandsfoss

Percorrendo il sentiero a sinistra della cascata di Seljalandsfoss, costeggiando il costone roccioso dal quale scende un’altra piccola cascata, è possibile raggiungere uno dei tesori meglio conservati della costa sud dell’Islanda: Gljúfrabúi. Sebbene Gljúfrabúi, con i suoi 40 metri, sia più piccola rispetto a Seljalandsfoss, è certamente più sorprendente, in quanto nascosta all’interno di una gola. Con le giuste precauzioni, e facendo attenzione a non scivolare sulle pietre umide, è possibile camminare nei pressi del margine destro del fiume che esce dal costone roccioso, ed arrivare in un anfratto dal quale è possibile contemplare la cascata di Gljúfrabúi in tutto il suo splendore. Inutile dire che ci siamo alternati su questa roccia per le foto di rito.

Gljúfrabúi

Gljúfrabúi

Abbiamo terminato la giornata delle cascate, con il tramonto a Gullfoss, la più imponente, scenografica e famosa cascata d’Islanda. La sua caratteristica e quella di gettarsi, con uno spettacolare doppio salto, sollevando una parete perpendicolare di spruzzi, in uno stretto canyon. Non a caso, Gullfoss significa cascata d’oro, nome che ha dato luogo a diverse teorie. La prima afferma che, l’origine del nome, sia dovuto alla luce dorata che riflettono le sue acque al tramonto. Un’altra ipotesi, afferma che il nome cascata dorata, sia dovuto all’arcobaleno, che si forma quando la luce solare attraversa le particelle d’acqua sospese in aria. La si può ammirare da moltissimi punti di osservazione, con belvedere sia nella parte inferiore che superiore che si raggiungono, con belle e facili passeggiate. Un’altro maestoso spettacolo della natura.

Gullfoss

Gullfoss

Gullfoss

Gullfoss

Gullfoss

Gullfoss

Gullfoss

Gullfoss

Ci siamo fermati a fotografare una vecchia colata lavica ricoperta di licheni nei pressi del Bjarnarhofn Shark Museum.

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Borgarnes, colata lavica ricoperta di licheni

Abbiamo visitato Geisir, dove abbiamo fotografato il più antico gaiser conosciuto, la stessa parola gaiser deriva da Geisir. In un’alba che ci ha riservato nebbia e pioggia, è stato bello vederlo eruttatare una colonna di acqua e vapore alta 30 metri, ma problematico scattare le nostre foto.

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Alba a Geysir

Abbiamo dormito di fronte alla montagna di Kirkjufell. Con i suoi 463 metri di altezza, è uno dei luoghi imprescindibili della Penisola di Snæfellsnes. La sua peculiare posizione, in prossimità del mare, e la sua forma conica quasi perfetta, ha permesso a Kirkjufell, di divenire uno dei paesaggi più fotografati di tutta l’Islanda.

Kirkjufell

Kirkjufell

Kirkjufell

Kirkjufell

Kirkjufell

Kirkjufell

Kirkjufell

Kirkjufell

Ai piedi di Kirkiufell si trova Kirkiufellfoss, una cascata piccola se comparata con altre del paese, ma senza dubbio imprescindibile per creare la magia che avvolge Kirkjufell. Non a caso, la maggior parte delle fotografie che vedono immortalata la Kirkjufell vengono scattate proprio dalle cascate di Kirkjufellfoss. Fra tutte le location di film e serie girati in Islanda, Kirkiufell e la cascata di Kirkiufellfoss sono senza dubbio fra le più popolari grazie alla loro comparsa nella sesta e settima stagione di Game of Thrones.

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Kirkjufellsfoss

Abbiamo fotografato l’alba da alcuni spot situati sulla scogliera tra Arnarstspi ed Hellnar. E’ una bellissima scogliera, con formazioni rocciose particolari e suggestive, compreso un eccezionale arco di roccia. I primi scatti sono per l’arco roccioso di Gatklettur, tra roccia, pinnacoli di lava, scogliere di basalto ripide e scure, battute dal vento e dal mare, l’arco roccioso di Gatklettur è il protagonista delle scogliere di Arnarstapi. Dopo un’alba spettacolare, che ha incendiato l’arco, ci siamo spostati sulla scogliera per fotografare i faraglioni di Lóndrangar, resti di un cratere che è stato eroso dal mare. Nei nostri scatti si vedono in lontananza, ma i due faraglioni, che si ergono al di sopra e al di fuori del fronte oceanico, hanno un’altezza di ben 75 e 61 metri. Queste scogliere a picco sul mare ci hanno trasmesso la loro drammaticità, mentre i numerosi gabbiani, e le onde che s’infrangono sugli scogli, hanno fatto da colonna sonora.

Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

 Snæfellsjökull National Park

Snæfellsjökull National Park

Tra le cartoline d’Islanda, quella di Budakirkja, la chiesetta nera che si distingue, in netto contrasto, tra le montagne imbiancate dietro, e il mare davanti, è davvero un classico. Il colore nero è un pò inusuale ma consono al contesto. E’ tangibile il fascino nordico destato da questa piccola chiesetta così isolata, dalla sua sagoma nera, dal suo piccolo cimitero, dalla sua posizione completamente circondata da campi lavici e sferzata dal vento. Molto scenografica e, nonostante sia normale trovarla abbastanza affollata, un bel contesto per i fotografi. Peccato sia quasi sempre chiusa.

La chiesetta nera di Búdir

La chiesetta nera di Búdir

La chiesetta nera di Búdir

La chiesetta nera di Búdir

La chiesetta nera di Búdir

La chiesetta nera di Búdir

Siamo quasi arrivati alla fine del viaggio quando riusciamo a fermarci a fotografare i cavalli islandesi. I cavalli islandesi rappresentano una delle razze di cavalli più pure al mondo. I primi coloni scandinavi dell’isola, nel XII secolo, portarono con loro gli animali migliori e successivamente la razza si è sviluppata rimanendo isolata, senza ulteriori interazioni genetiche. Sono molto particolari, mediamente di piccole dimensioni, e a causa di questa loro caratteristica fisica, rischiano di essere scambiati per pony. Per quanto riguarda la criniera e la coda, sono entrambe molto folte con peli grossolani e spessi che vanno a formare un doppio mantello particolarmente adatto a resistere alle basse temperature tipiche del clima islandese. Sempre a causa dell’isolamento geografico dell’Islanda, sull’isola esistono pochissime malattie per i cavalli e non sono necessarie vaccinazioni. Tuttavia, questo significa anche che per tutelarli in Islanda ci sono norme per cui nessun cavallo può entrare nel paese e, una volta che un cavallo lascia l’Islanda non può più tornare.

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

I cavalli islandesi

La penisola di Reykjanes si trova nella parte sud-occidentale dell’Islanda, dove si trova anche l’aeroporto internazionale di Keflavik. E’ una meta meno conosciuta e meno turistica dei molti luoghi iconici che abbiamo visitato ma anche qui, dalle scogliere situate sotto al piccolo colle dove è arroccato il Reykjanesviti il faro più antico d’Islanda, abbiamo assistito ad un bellissimo tramonto e scattato tantissime foto.

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Tramonto a Reykjanesbaer

Le fotografie di questo articolo sono state scattate durante il viaggio “Aurora Boreale in Islanda” effettuato con FotoCorsi.

Il video pubblicato su Youtube, un’enorme grazie agli amici che vorranno iscriversi al canale.

Qui sotto l’articolo pubblicato su Adobe Creative Cloud Express

Islanda

Ho pubblicato altri articoli su viaggi in Islanda: Islanda, Diamond Beach

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