Benvenuti, nell’articolo qui sotto vi parlo della visita al Chobe National Park in Botswana, in particolare di un tramonto indimenticabile.
Botswana: Chobe National Park, elefanti al tramonto


Botswana: Chobe National Park, elefanti al tramonto
Il Chobe National Park si trova in Botswana in prossimità dei confini con lo Zimbabwe, lo Zambia e la Namibia. La sua posizione lo rende una destinazione facilmente raggiungibile per safari anche di un solo giorno per i visitatori delle Cascate Vittoria e per molti di coloro che sono in viaggio in tutta la regione dell’Africa meridionale. La porta di accesso al Chobe è la piccola città di Kasane che ospita anche un aeroporto collegato alle principali città del Botswana.

Il parco prende il nome dal Chobe, il maestoso fiume che lo protegge dalla zona desertica del Kalahari settentrionale, e si sviluppa su una superficie di circa 12.000 chilometri quadrati.





Come in tutta l’area del Kalahari, i primi abitanti di questa zona sono stati i Boscimani. La regione del parco era originariamente abitata da boscimani basarwa, cacciatori-raccoglitori nomadi che hanno lasciato numerose pitture rupestri sulle colline rocciose del parco. Nel 1850, la gente del posto vide l’esploratore David Livingstone che passava attraverso l’area mentre si dirigeva verso le cascate note localmente con il nome di Mosi-oa-Tunya, il fumo che tuona. Il celebre esploratore scozzese, fu il primo occidentale a visitare le cascate nel 1855. Diede loro il nome dell’allora Regina d’Inghilterra, la Regina Vittoria. All’inizio del XX secolo il territorio del parco (allora distretto di Chobe) era quasi tutto di proprietà della corona britannica.






Nel 1943 il progetto di trasformare l’area in parco nazionale venne accantonato in seguito a una devastante infestazione di mosche tse-tse. Solo 14 anni dopo, nel 1953, il progetto fu ripreso dal governo e nel 1960 venne creata la prima riserva, la Chobe Game Reserve trasformata ufficialmente, fortunatamente per tutta la flora e la fauna di questa terra unica, in parco nazionale (il primo del Botswana) nel 1967.
Il Chobe National Park si caratterizza per una straordinaria biodiversità, con una grande ricchezza di flora e fauna. Ospita una delle più alte concentrazioni di animali di tutto il continente africano. Al suo interno si suddivide in quattro aree, corrispondenti ad altrettanti ecosistemi.





Il Chobe è rinomato per essere il luogo con la massima concentrazione di elefanti in Africa (nel parco ne vivono circa 120.000). Questa popolazione sta crescendo costantemente dal 1990, epoca in cui nel parco si contavano poche migliaia di esemplari. Nonostante la grande concentrazione di elefanti l’amministrazione del Chobe, attraverso un’attenta politica di conservazione, ha finora rifiutato di adottare le misure di riduzione artificiale della popolazione impiegate da altri parchi.
Il più grande mammifero terrestre, sebbene non considerato a rischio di estinzione, si è ridotto drasticamente di numero negli ultimi 30 anni. Nei paesi africani meno attenti alla conservazione della natura l’elefante è praticamente scomparso a causa del bracconaggio.



La nostra esperienza al Chobe è stato il safari in barca nella natura selvaggia attraversata dal fiume. E’ avvenuta a settembre, nella stagione secca, quando l’erba è bassa e gli animali sono più visibili.
Questa e’ una soluzione suggestiva che facilita tanti avvistamenti visto che con l’imbarcazione e’ possibile avvicinarsi a pochi metri agli animali che vengono ad abbeverarsi sulle rive del fiume e permette di fare foto particolari, vedere ippopotami a decine e poi gli immancabili elefanti che nuotano, attraversando il fiume, per raggiungere le isolette centrali ricche di erba fresca.






La navigazione sul fiume Chobe è senza alcun dubbio emozionante non solo per la bellezza della natura ma anche per la quantità di specie animali che popolano le rive di questo gigante fluviale. Ci ha consentito di vedere la maggior parte della fauna e avifauna interessante e i magnifici elefanti del parco da una prospettiva diversa, a volte talmente vicini che mentre guardavamo queste scene meravigliose, si poteva sentire il suono sordo delle pesanti zampe ed il respiro e il soffio della proboscide di queste meravigliose e potenti creature mentre mangiavano.


La navigazione lungo i meandri del fiume è stata sicuramente la parte più interessante e originale dei nostri safari, perché ci ha permesso di avere un altro punto di vista rispetto al classico game drive in auto.


La crociera lungo le rive del fiume Chobe è diventata poi una tra le nostre esperienze più entusiasmanti al crepuscolo quando gli scenari descritti, accarezzati dai colori e dalle luci indimenticabili di un bellissimo tramonto africano, di quelli che tingono anche l’animo e si ricordano per sempre hanno fatto da sfondo ad un branco di elefanti… quelli delle foto di quest’articolo. Se non sapevate cos’è il mal d’Africa, beh, adesso lo sapete…

Qui sotto l’articolo pubblicato su Adobe Express
Ho pubblicato altri articoli sui miei viaggi in Africa: East African Safari, la grande traversata, Uganda, gorilla trekking, Omo River, il salto dei tori, Il carnevale di Bissau, Omo River, i Mursi, Omo River, i Karo
Rispondi